mercoledì 7 dicembre 2016

El patron del mal



Il 2 dicembre del 1993 moriva a Medellìn il più noto e ricco narcotrafficante che la storia abbia mai conosciuto: Pablo Emilio Escobar Gaviria.
Nato il 1 dicembre del 1949 a Rionegro,in Colombia,crebbe per le strade di Medellìn.Frequentò la scuola ma capì ben presto che le vie legali non gli avrebbero consentito di raggiungere il suo unico scopo nella vita:diventare immensamente ricco.Inziò la sua carriera criminale col contrabbando di sigarette e liquori,passando poi al furto di auto,alle rapine e al traffico di marijuana.Sin dall'inizio della sua attività criminale solo due cose erano importanti per lui: i soldi e la famiglia.Risolveva le questioni o rimuoveva gli ostacoli con la strategia della "plata o plomo",vale a dire o soldi o piombo.O ci si faceva corrompere o si veniva uccisi,anzi l'intera famiglia poteva essere uccisa.Dal Cile però arrivò in Colombia in enormi quantità e a basso prezzo un bene per il quale la gente,specialmente negli USA, era disposta a pagare un prezzo molto più grande:la cocaina.Nel 1975 inziò a commerciare cocaina insieme al suo braccio destro,nonchè cugino Gustavo Gaviria.In poco tempo Escobar organizzò la produzione e la spedizione di tonnellate di cocaina dalla Colombia agli Stani uniti.La spietatezza e la sua incredibile organizzazione lo portarono a diventare il 7 uomo più ricco al mondo,riuscendo a comprare oltre 800 case e ad avere un patrimonio netto stimato intorno ai 30 miliardi di dollari.Era diventato così ricco che lui non contava i soldi ma li pesava.Ad un determinato peso di dollari corrispondeva una determinata quantità di cocaina venduta.La gente lo ricordò come il Re della cocaina.La città Americana dove trafficò e portò più cocaina fu Miami.Nel porto della città molte volte capitò che la polizia intercettasse fino a 1200kg di cocaina,ignara che dalla parte opposta ne venivano fatti passare fino a 5000kg.Il suo giro d'affari si espanse poi in Messico,Porto Rico,Venezuela,Repubblica Dominicana e Spagna.Dalla Spagna poi la cocaina raggiunse l'Europa.Per gestire questo enorme traffico di droga fondò il Cartello di Medellìn.Escobar per raggiungere al massimo i suoi scopi corruppe ufficiali governativi,giudici e politici,uccidendo coloro che si rifiutavano di collaborare.L'intimidazione e la corruzione caratterizzarono il suo modo di agire,grazie alle quali riusciva ad ottenere sempre ciò che voleva.Ma ad Escobar i soldi e la fama non bastavano,volle di più.Comprando case e quartieri per i poveri e distribuendo denaro in cambio di fedeltà,si accaparrò l'amicizia della gente di Medellìn,che lo soprannominò "Robin Hood".Infatti la popolazione lo aiutava fornendogli coperture,nascondendo informazioni alle autorità o in ogni altro modo che potesse scagionare la figura di narcotrafficante quale era.Pablo Escobar fu così tanto amato quanto temuto,nonostante le stragi senza eguali di civili,poliziotti e militari colombiani,di cui lui era il mandante.Fu sostenitore del Partito Liberale e nel 1983 venne eletto deputato.Il ministro della giustizia colombiana fece in tempo a fermare la sua ascesa politica come futuro aspirante a Presidente della Colombia,costringendolo alle dimissioni e umiliandolo.Dopo questo pugno in faccia Escobar fece assassinare il ministro della giustizia e ritornò ad occuparsi di quello che sapeva fare meglio.Nel 1991,date le innumerevoli stragi compiute e le bombe piazzate a Medellìn,patteggiò col governo,che gli permise di costruirsi una propria prigione chiamata La Catedral.



Però anche all'interno di questa prigione Escobar trovò il modo di commettere degli omicidi e a continuare il suo regime del terrore.Il governo colombiano non volle più scendere a patti.Nel 1992 lo Stato decise di trasferirlo in una prigione più convenzionale,ma quando la fitta rete di informatori permisero ad Escobar di conoscere gli intenti del governo,evase di prigione.Reparti speciali dell'esercito americano e il Blocco di Ricerca colombiano furono dispiegati per la sua cattura.A quest'ultimi si unirono i Los Pepes,gruppo  criminale al quale si erano rivolti gli Stati Uniti che riuniva i perseguitati da Escobar, cominciando una sanguinosa battaglia dove collaboratori e parenti del Boss del cartello di Medellìn furono uccisi.Si discusse molto sul traffico di informazioni che correvano dagli USA ai Los Pepes per permettere a questi di smontare la montagna organizzativa di Escobar,poichè le medesime informazioni furono utilizzate dagli stessi Los Pepes nelle loro azioni di giustizia.La guerra contro Escobar terminò il 2 dicembre del 1993,dove dopo quasi un anno di latitanza venne localizzato dall'esercito colombiano e in seguito ucciso dopo un inseguimento.Dopo la morte di Escobar il Cartello di Medellìin si frammentò.Risulta incredibile come un uomo sia riuscito a farsi amare dal popolo e abbia raggiunto ciò che voleva col solo potere della forza e dei soldi,come sia riuscito a piegare lo Stato colombiano e lo abbia costretto a trattare a pari diritti con lui.Ha reso impossibile la vita a tre Presidenti,ha trasformato il linguaggio,la cultura,la fisionomia e l'economia di Medellìn e dell'intero Paese.Prima di Pablo escobar i colombiani non conoscevano neanche la parola "sicario".Medellìn prima di lui era considerata un paradisio e la Colombia era conosciuta come la terra del caffè.Prima di Pablo Escobar nessuno avrebbe mai pensato che in Colombia potesse scoppiare una bomba in un supermercato o in un aereo.A causa sua ora in Colombia esistono le auto blindate e si è modificata l'architettura.Si è modificato il sistema giudiziario e si è dovuto apportare dei cambiamenti alla politica penitenziaria.Si sono trasformate anche le forze armate.Pablo Escobar ha scoperto più di ogni altro prima di lui,che la morte può essere il più efficace strumento di potere.Nacque il realismo magico,ovvero il racconto dettagliato e puntuale di una realtà troppo assurda per essere vera.E c'è una ragione per cui il realismo magico è nato prorio qui,con Escobar,in Colombia.
La prima volta che Escobar venne arrestato.


                                                                                                           Matteo Nigra e Alessandro Menon

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