Oltretutto, la percentuale di quest'ultimo si attesta sul 59,63%, mentre il Sì al 40,37%.
Da questi risultati si può capire che per il fronte del Sì questa è stata una grande sconfitta, data la differenza di quasi venti punti.
Inoltre risulta che ci sia stata una affluenza alle urne quasi del 70% degli italiani.
Il No, in tutta Italia, ha superato i 19 milioni di voti, mentre il Sì è arrivato ai 9, numeri che fanno notare l'incredibile distacco tra i due.
E chiaramente vari politici appartenenti sia alla destra che alla sinistra non hanno aspettato a dire la propia su questo risultato e alle probabili conseguenze, in primis il premier.
Nonostante questa colossale sconfitta, Matteo Renzi ha annunciato le sue dimissioni senza esitazioni ma visibilmente emozionato, tenendo un discorso a Palazzo Chigi verso mezzanotte e affermando:
"Mi assumo tutte le responsabilità della mia sconfitta. Volevo ridurre il numero di poltrone. la poltrona che salta è la mia".
Al contrario, il ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi è rimasta molto scossa dopo la sconfitta; mentre tutto il fronte del No e i suoi più illustri esponenti esultano.
Infatti Beppe Grillo (leader del Movimento 5 stelle) ha scritto sul suo blog, come reazione alla vittoria, "Evviva! oggi ha vinto la democrazia!" e aggiungendo che, oltre a mandare Renzi a casa, questa sconfitta del Sì dovrà far chiamare gli italiani al voto al più presto.
Non mancano nemmeno commenti da parte del leader della Lega Nord Matteo Salvini. il quale ha affermato che "Renzi lascia un paese diviso" e che "è stata una giornata di liberazione nazionle".
E mentre Luigi Di Maio (tornando ai 5 stelle) annuncia che tutto il movimento è al lavoro per creare la "squadra del futuro governo 5 stelle", il presidente del consiglio Sergio Mattarella convince Renzi a sospendere le dimissioni fino all'approvazione della legge di bilancio.
Resta da vedere come si evolverà la vicenda nei prossimi giorni.
-Claudio Marcello
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