mercoledì 7 dicembre 2016

Il crimine legale della Turchia


La Turchia è caratterizzata da una società che affonda le sue radici in quella che è la tradizione e spesso si è provato a conciliare la realtà dell'Europa con quella  musulmana conservatrice e legata a precetti considerati oggi inusuali.Il concetto di sposa bambina è diventato il punto cardine che gli attivisti laici ormai da anni cercano di risolvere.La Turchia è seconda in Europa per quanto riguarda il numero di matrimoni precoci.In realtà molti atti legislativi hanno già cercato di imporre il divieto di sposarsi ad un'età inferiore a quella dei 18 anni.Parlando però in termini di legge solo la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia,di cui tra l'altro la stessa Turchia è firmataria,vieta il matrimonio al di sotto dei 18 anni.Ma nel Codice civile l'eta legale fissata per contrarre un matrimonio è di 17 anni,mentre nel Codice penale si definisce bambino/a solo chi è al di sotto dei 15 anni.Per lo più i matrimoni vengono celebrati con riti religiosi nelle moschee,senza essere registrati e avere alcun riconoscimento ufficiale da parte dello Stato.Se da una parte perciò il problema si pone nel far approvare leggi che tutelino i minori,da un altro rimane quello di renderle applicabili.Una società come la Turchia non è ancora in grado di superare la mentalità chiusa che la caratterizza.Alla base di questo enorme dilemma vi è anche la tradizionalistica concezione della donna.Le famiglie vedono quasi come un peso avere una figlia,che senza istruzione,può solo prestarsi al matrimonio e al compito di madre.La metà delle minorenni sposate non è alfabetizzata,mentre il 31,7% sa leggere e scrivere,ma non è mai andata a scuola.Emanciparsi economicamente e politicamente è diventata un'enorme difficoltà.Inoltre sono proprio gli stessi parenti che decidono a chi dare in sposa la propria figlia,magari anche per risollevare le propria situazione economica.Al contrario avere un figlio maschio è considerato un vanto e un onore.In alcuni casi alla donna stessa viene dato un prezzo per poterla prendere in sposa,concessa al miglior "offerente".La questione delle spose bambine però è solo la punta dell'iceberg di una delle tante violazioni dei diritti della donna.La violenza e il femminicidio sono ancora una realtà comune.Un articolo,ora annullato,del codice penale prevedeva che venisse considerato abuso sessuale solo chi consumava un rapporto sessuale con un minore di 15 anni,stabilendo che nel valutare la pena si dovesse tener conto dell'età della vittima e della sua consensualità.
Tutto ciò alla luce del fatto che qualche giorno fa il Presidente della Turchia,Recep Tayyip Erdogan,insieme al partito conservatore di ispirazione religiosa dell'APK,ha presentato una proposta di legge volta a depenalizzare la violenza sessuale sui minori,se l'atto è avvenuto in modo consensuale e l'autore si impegna a sposare la vittima.Secondo il Partito Democratico turco e le Organizzazioni non governative questo aggraverebbe il fenomeno delle spose bambine.Il governo però respinge ogni tipo di accusa.Il ministro della Giustizia,Bekir Bozdag,nega che il testo sia rivolto a legittimare lo stupro,rispondendo che i critici tendono a distorcere la situazione di proposito.Afferma che questo servirà ad aiutare coloro che violano la legge perchè hanno rapporti sessuali consenzienti al di sotto dell'età prevista e vogliono sposarsi."Anche se i matrimoni con minori sono sfortunatamente una realtà",dice,"gli uomini coinvolti non sono violentatori o aggressori sessuali".Dopo le molte proteste portate avanti dagli altri partiti,il governo ha dovuto ritirare la proposta di legge.Lo stesso governo dice che bisogna tenere conto dei pareri di tutti i settori governativi e sociali.Si parlerà perciò di una futura rielaborazione alla commissione di Giustizia.
  Il tema cruciale che concerne la parità di diritti tra uomini e donne è tutt'oggi oggetto discussione,a cui non si riesce ancora a trovare soluzione.





                                                                                                                                Matteo Nigra
                          
 

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