mercoledì 7 dicembre 2016

Silvano Pupella - un fotografo trasversale

"Il caos è l’origine di tutte le cose, è vita, è movimento, scontro, contrasto; casualità e imprevedibilità sono le regole che lo governano.  Il "mio caos", la passione, una vera e propria seconda vita, l'ho vissuto con la fotografia alla ricerca di contrasti da svelare e fissare attraverso l'immagine."

Silvano Pupella è un fotografo torinese emergente che, dopo aver lavorato per oltre trent’anni come manager, dedica la sua vita alla sua più grande passione: la fotografia.
Lui ritiene che la fotografia non sia solo immagine, ma un ricco contenitore di sensazioni, emozioni, che alimenta e stimola i sensi, che vada vista, "sentita", toccata. Per questo è sempre alla ricerca del materiale e della tecnica di stampa più adatti a valorizzare i suoi scatti.
Sotto il cielo di Torino - Il castello del Valentino
I soggetti delle sue fotografie spesso sono tratti dalla vita urbana, come può dimostrare il suo primo lavoro. Esso è intitolato “Sotto il cielo di Torino” e comprende 40 immagini nelle quali vi è immortalata Torino, stampate a pigmenti di carbone. Le fotografie sono semplici, ma nella loro semplicità rappresentano a pieno le diverse facce della città.


Street Art
Possiamo comprendere che il fotografo predilige la cosiddetta "Street Art" da una delle sue raccolte, che ne prende il nome. Questa è composta da 55 scatti che rappresentano dettagli che ogni giorno sfuggono ai nostri occhi.
Pupella ha trovato arte tra le affollate strade della sua città e ha catturato con la sua macchina fotografica i frammenti della quotidianità che ignoriamo.

Anime Sospese - Alicia
Il fotografo durante il suo progetto "Anime Sospese" chiedeva alle persone lì presenti di farsi fare una fotografia con un ormai comune smartphone. La particolarità sta nel fatto che, al momento dello scatto, era richiesto di non sorridere. La richiesta poteva sembrare strana, ma nascondeva un motivo. Infatti quando un volto non è sorridente lo sguardo appare più intenso e dagli occhi traspare una verità occultata dal sorriso.
Lo sfondo spoglio fa focalizzare lo spettatore sul viso in modo tale che questa verità sia chiaramente visibile.


Edoardo Aggradi

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