mercoledì 7 dicembre 2016

Gus Van Sant, Icone: mostra al museo nazionale del cinema

Cinema, fotografia, pittura, musica. L'artista statunitense ci racconta di sé in molti modi diversi.

"La sua vita ha cambiato la storia, il suo coraggio ha cambiato molte vite"
dal film Milk, Gus Van Sant 

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/frasi-film/m/milk-(2008)/citazione-118583?f=e:9837>

scena dal film Elephant (2003) -Gus Van Sant

Interviste ad attori fatte sul set che ci raccontano lo strano mondo del regista, che lascia moltissimo spazio agli attori  per esprimere sè stessi non scrivendo copioni, ma dando loro soltanto una trama da seguire. Alcuni suoi cortometraggi, mostrati per intero, ci raccontano di più sulla sua personalità.


Gus Van Sant nasce a Luisville nel 1952 e dopo aver frequentato la Rhode Island School of Design inizia a girare alcuni cortometraggi. Si interessa al disegno, alla pittura, alla fotografia ma al cinema soprattutto. Negli anni 80' e 90' realizza molteplici lungometraggi destinati ad essere un successo e proprio questi, tra cui troviamo Drugstore cowboy e Belli e Dannati, introducono definitivamente il regista nel mondo di Hollywood. Nel 2003 dirige Elephant, ricostruzione romanzata e adattata del massacro avvenuto in una scuola americana per mano di due ragazzi, che riscuote un grandissimo successo.
Gus Van Sant


GALLERIA

Il percorso della mostra è diviso in quattro sezioni: Photography, Constellations, Painting e Music.

Photography mostra i primi scatti del registra, facendoci vedere anche una serie di cuts up, dove Van Sant, con un collage, unisce volti maschili e femminili. Appena uscito dalla Rhode Island School of Design e procuratosi una semplice Polaroid, con negativi che permettevano stampe anche a grande formato, iniziò la sua carriera da fotografo. Fotografava tutti: attori, musicisti e artisti, ma anche amici e persone incontrate per caso. Tutti questi scatti sono raccolti all'interno della mostra in una straordinaria collezione di volti e corpi.


Constellations è una ricostruzione attraverso fotografie di vario genere della "costellazione" delle influenze tra le quali lavora l'artista, rappresentate attraverso luoghi e persone (giovani scappati di casa, lavoratori stranieri), con riferimenti cinematografici e letterari (Shakespeare).

Painting. Con acquerelli e collage G. disegna giovani sempre belli che pregano e ci fanno l'occhiolino intenti, a camminare come giganti in città colorate e impossibili. In questa sezione della mostra troviamo anche schemi di progetti per i suoi film, a volte mai utilizzati, tra cui il percorso a forma di elefante che i personaggi di Elephant dovevano seguire.

Nell'ultima sezione, Music, troviamo i video musicali che ha diretto per grandi artisti (Bowie, Red Hot Chili Peppers, Hanson), cortometraggi basati sulla musica e colonne sonore che ha scritto e a volte suonato per i film Mala Noche e L'amore che resta, che arricchiscono ulteriormente la variopinta produzione di Van Sant.
Qui sotto il video diretto da Van Sant per gli Hanson.


Capezzuto Linda
Greif Lisa
Verra Francesca
foto GALLERIA:
Capezzuto Linda

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