mercoledì 7 dicembre 2016

INFERNO

INFERNO 

Tom Hanks nella copertina del film


Il celebre regista Ron Howard lancia un altro capitolo della saga ispirata ai libri dello scrittore statunitense Dan Brown.
Dopo il successo dei capitoli precedenti: Il Codice da Vinci e Angeli e Demoni, dove il protagonista si prestò a risolvere enigmi lasciati dallo stesso da Vinci e "dalla setta degli illuminati", questa volta l'intraprendente professore, nonchè studioso di simboli, Robert Langdon, interpretato da Tom Hanks, si troverà alle prese con un rompicapo che, se non risolto, avrà effetti devastanti sull'intera razza umana. Viene chiamato in causa il grande poeta trecentesco Dante Alighieri. Infatti, l'argomento portante in questo nuovo capitolo è uno dei capolavori dello scrittore: l'inferno.
Il film viene girato principalmente, come il capitolo precedente, in Italia, nelle città di Firenze e Venezia, solamente la parte finale è filmata ad Istanbul tra i purpurei colori del Palazzo Sommerso.
Il nuovo capitolo della serie è anch'esso ricco di inseguimenti e d'azione, forse un po' troppo. Presenta sempre la stessa lotta contro il tempo, questa volta non per una scoperta o una bomba, ma per evitare la propagazione di un agente patogeno soprannominato "inferno", ispirato alla peste nera che devastò il mondo dal 1347 al 1350, che mirerebbe ad un spaventoso decremento demografico della popolazione terrestre. Il film inizia con il protagonista in una stanza d'ospedale a Firenze, dove non ricorda di essere arrivato. Solo con lo svilupparsi del racconto e quindi il ritorno della memoria, capirà di essere stato drogato e di essere stato contattato precedentemente da una sua vecchia conoscente per essere aiutata nella ricerca dell'agente patogeno. Robert viene aiutato nella risoluzione del rompicapo da Sienna, interpretata da Felicity Jones. La ragazza, inizialmente mentendo, si mostra contro la propagazione del virus per essere aiutata nella ricerca dal professore e per portare a termine il progetto criminale del fidanzato morto, Bertrand Zobris, noto miliardario, nonchè creatore della nuova peste. Durante lo svolgimento della storia, vi sono vari scontri, ricchi di effetti speciali e di colpi di scena, che come protagonisti avranno le varie parti interessate al virus, tra cui anche la spietata organizzazione che aveva inconsapevolmente contribuito e collaborato alla sua creazione. La lotta contro il tempo lascia lo spettatore col fiato sospeso fino alle battute finali del film.
La pellicola appare estremamente fedele al libro, tranne in alcune parti come, ad esempio, la morte di Busoni, che nel film viene semplicemente fatto sparire, o come il rapporto tra il professore e la dottoressa Sinskey (Sidse Babett Knudsen), che nel libro è inesistente.
Riguardo a riprese e effetti speciali, il regista, come al solito, non delude. Scene veloci e cambiamenti di inquadratura, come nel caso delle sequenze girate all'interno dei bellissimi Giardini di Boboli, sono rese con molta accuratezza e definizione. Anche questa volta per il cast e per il contenuto delle riprese del nuovo capitolo della saga, si immagina una grande affluenza nelle sale cinematrografiche.




Francesco Patrucco

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